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Lavandula (Lavanda)

  • Immagine del redattore: Morena
    Morena
  • 21 gen 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

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Nella mitologia greca la lavanda, detta anche spighetta di San Giovanni, era dedicata ad Ecate, dea lunare assai misteriosa e protettrice delle maghe e degli indovini.

Il suo nome deriva dalla parola latina lavare ed è dovuto all’uso che i greci e i romani facevano del fiore dopo averlo essiccato, la usavano, infatti, come detergente e per profumare l’acqua dei bagni delle abitazioni e delle terme.

Ne ricavavano inoltre l’essenza che secondo la scienza medica del tempo aveva proprietà purificanti, antisettiche, antibatteriche, antireumatiche e antinfiammatorie, e veniva usata per la cura delle bruciature e delle punture di insetto.

Ad oggi riconosciamo sia queste proprietà che quelle lenitive per dolori reumatici e muscolari, rilassante e coaudiuvante come regolatore del sonno.

Purifica sia il corpo che la casa.

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