Rosmarinus officinalis (Rosmarino)

Noto in Italia come “ramerino”, sembra che il suo nome derivi dal latino “ros” (rugiada) e “maris” (del mare).

Molto si è detto del rosmarino e delle sue doti aromatiche.  Un’antica credenza racconta del potere del suo aroma che  farebbe rinverdire e acquistare vigore alla memoria.

Il forte aroma di questo arbusto sempreverde ha, secondo le leggende popolari, la sottilequalità di attirare i ricordi amorosi e incantare il cuore.

Si narra, infatti, di una principessa, Leucotoe, figlia del re di Persia Laocoonte, della quale si innamorò Apollo, dio del sole. Questi entrò con l’inganno nella stanza della giovane e la sedusse.

Il padre, venuto a conoscenza dell’onta subita, si infuriò e, non potendo prendersela con Apollo, che sempre Dio del Sole era, punì con la morte la debolezza della figlia.

I raggi del sole irradiati sulla sua tomba trasformarono il corpo della giovane in una splendida, odorosa pianta che si ergeva verso il cielo, simbolo di eternità, ma ancora legata alla terra da possenti radici, quasi a voler esorcizzare la caducità della vita.

Un editto di Carlo Magno dell’anno 812, obbligava addirittura i contadini a coltivare negli orti una pianta di rosmarino, il cui profumo, si diceva, contenesse l’anima della terra stessa.

In natura è una pianta docile e di grande tempra, che si adatta con facilità anche in situazioni estreme, sulle scogliere dei litorali ventosi, per esempio, dove ama contorcersi seguendo i capricciosi richiami del vento, ma anche in piccoli vasi dei balconi e nei giardini assolati del sud.

È un potente antisettico antispasmodico diuretico stimolante dello stomaco, tonico e rilassante, coadiuvante dei problemi di stanchezza mentale, utile per combattere la ritenzione idrica e la cellulite, per spasmi muscolari e reumatismi.

In erboristeria si utilizzano la pianta fiorita e le foglie.

Il rosmarino accresce la forza e il senso di identità personale e restituisce l’energia e la forza di fare.