l'acqua di san giovanni
- Morena

- 25 giu 2020
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E' ancor oggi, anzi sempre più diffusa l'usanza di raccogliere fiori ed erbe da tenere a bagno durante la notte tra il 23 e 24 giugno, fuori di casa. In questo modo la rugiada si unisce alle innumerevoli proprietà delle erbe e dei fiori creando un'acqua "magica" che il mattino viene utilizzata per lavarsi. La tradizione vuole che quest'acqua procuri giovamento alla pelle, e sia una protezione contro le malattie in generale.
I nonni, raccomandano di utilizzare molte piante aromatiche, tutte quelle che i dintorni della casa offrivano: menta, basilico, rosmarino, malva, rose, lavanda... senza dimenticare l'iperico, chiamata appunto l'erba di San Giovanni.
L'origine di questa tradizione è sicuramente pagana e appartiene ai riti che si facevano durante il solstizio d'estate, quando si credeva ...e a mio avviso è bene credere ancora, che gli elementi della natura (aria, acqua, fuoco e terra) si caricassero di poteri particolari. Nella tradizione cristiana, invece, l'acqua rappresenta il battesimo che San Giovanni fece a Gesù, simbolo di purificazione e guarigione.
Una tradizione che porto nel cuore e che ogni anno ripeto per me e la mia famiglia. Sono solita offrire quest'acqua meravigliosa e ricca di profumi anche ad ogni persona che incontro, ed è diventata una ritualità spruzzare il corpo prima di effettuare il massaggio Mayù.




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